Tento di dare un perchè a questa disabitudine al "sightreading" (in
ordine sparso):
- TAB (intavolature): lo studio sulle tab se è comodo per la diteggiatura lascia l'esecutore all' oscuro sulla durata della nota e la gran parte dei lettori di intavolature non va cercare la metrica nella parte notata in modo tradizionale..
- LA GEOMETRIA DELLO STRUMENTO: come tutti gli strumenti a corda su tastiera (temperata e non) la possibilita' di avere più posizioni di una nota porta a diverse combinazioni che in termini di velocita' di apprendimento ed elaborazione “a prima vista” crea diversi problemi.
- APPRENDIMENTO AD ORECCHIO: per quanto questa sia una fase che ritengo necessaria e fondamentale per lo studio e l'evoluzione del proprio vocabolario e fraseggio, se non affiancata ad una consapevolezza di cosa (ritmicamente e melodicamente) si stia suonando andrà a sviluppare solo l' orecchio, motivo per cui basare lo studio del proprio strumento solo apprendendo sui dischi o osservando altri esecutori non implica nessun consolidamento per la capacita' di leggere e o solfeggiare.
- SCRITTURA PER LO STRUMENTO NON UNIFICATA: nella mia esperienza posso dire che ogni direttore, compositore o produttore ha un suo modo di scrivere le parti. C'è chi per esempio per le sigle degli accordi con la parte ritmica specificata o chi usa invece la ritmica con la sigla e la top voice dell' accordo o semplicemente chi scrive tutto gli accordi a grappolo !! Negli esempi seguenti trovate diversi tipi di scrittura che ho letto nelle varie situazioni (TV, Orchestra, tour, recording session).
Parte mista con obbligati ritmici e fill melodici Partitura con notazione pura (solo note no sigle)
Parte con sigle ed accordi notati per esteso