domenica 22 novembre 2015

TECNICA: IL Chitarrista e la (non) lettura della partitura!!!!


Il chitarrista (elettrico o moderno) più di altri strumentisti ha difficolta' a leggere una partitura...

Tento di dare un perchè a questa  disabitudine al "sightreading" (in ordine sparso):

  1. TAB (intavolature): lo studio sulle tab se è comodo per la diteggiatura  lascia l'esecutore all' oscuro sulla durata della nota e la gran parte dei lettori di intavolature  non va cercare la metrica nella parte notata in modo tradizionale..
  2. LA GEOMETRIA DELLO STRUMENTO: come tutti gli strumenti a corda su tastiera (temperata e non) la possibilita' di avere più posizioni di una nota porta a diverse combinazioni che in termini di velocita' di apprendimento ed elaborazione “a prima vista” crea diversi problemi.
  3. APPRENDIMENTO AD ORECCHIO: per quanto questa sia una fase che ritengo necessaria e fondamentale per lo studio e l'evoluzione del proprio vocabolario e fraseggio, se non affiancata ad una consapevolezza di cosa (ritmicamente e melodicamente) si stia suonando andrà a sviluppare solo l' orecchio, motivo per cui basare lo studio del proprio strumento solo apprendendo sui dischi o osservando altri esecutori non implica nessun consolidamento per la capacita' di leggere e o solfeggiare.
      

  4. SCRITTURA PER LO STRUMENTO NON UNIFICATA: nella mia esperienza posso dire che ogni direttore, compositore o produttore ha un suo modo di scrivere le parti. C'è chi per esempio per le sigle degli accordi con la parte ritmica specificata o chi usa invece la ritmica con la sigla e la top voice dell' accordo o semplicemente chi scrive tutto gli accordi a grappolo !! Negli esempi seguenti trovate diversi tipi di scrittura che ho letto nelle varie situazioni (TV, Orchestra, tour, recording session).

    Parte mista con obbligati ritmici e fill melodici



    Partitura con notazione pura (solo note no sigle)
























    Parte con sigle ed accordi notati per esteso


    Sigle con chiari riferimenti ritmici ed obbligati




    Accordi con nota al canto specificata!










    Notazione tradizionale senza sigle.


























  5. CULTURALE: “saper leggere non serve perchè Bb King o Hendrix non lo facevano...”; più o meno è in questo modo (variando i riferimenti artistici) che gli allievi tentano inizialmente ad allontanare lo studio della lettura. Il punto è che  se un' artista non è stato un grande lettore sicuramente ha sempre saputo COSA e QUANDO suonare, vuoi per l' innata predisposizione (talento?) o per il contesto musicale in cui è nato e sviluppato....


    LA CURA

         Leggere, leggere, leggere, leggere... studiare studiare.. e poi leggere leggere leggere....
 
         Un piano didattico a grandi linee:

         Oltre a separare inizialmente lo studio ritmico da quello melodico (posizioni delle note sulla                tastiera)
  1. Iniziare con un brevissimo frammento per gradi congiunti (es. Fra Martino) e suonarla in quanti più modi si riesca a farlo (cambi di posizione, incluso l' uso delle corde a vuoto).
  2. Lo stesso di sopra ma con diverse tonalita' (bemolli e diesis).
  3. Dopo un periodo di frammenti o melodie con salti intervallari molto ristretti provare con quelle con salti più ampi (che per noi chitarristi significa repentini cambi di corda).
  4. Suonare progressivamente frammenti più lunghi cercando di rimanere nella stessa posizione o entro 5 tasti e poi cambiare ancora posizione.
  5. Suonare frasi da diversi stili, e leggere in DIVERSI METRI oltre al 4/4 (es, 6/8, ¾, 2/2, 5/4 etc etc).
  6. Una volta avvezzi ad una prima lettura monodica (ad una voce) provare anche con frammenti a due voci; questa pratica vi consentira' di essere ancora più tranquilli e solidi nella lettura monodica.
  7. LEGGERE TUTTI I GIORNI (anche poco ma tutti i giorni) ...
  8. STUDIARE TUTTI I GIORNI (anche poco ma tutti i giorni)....

          I VANTAGGI DI UNA BUONA LETTURA



            a) Capacita' di analisi (armonica) del repertorio dato

            b)Velocita' di apprendimento: più la lettura è immediata e prima riusciamo a rendere musicale               ciò che è scritto.

            c) Costruzione più solida del proprio vocabolario (consapevole): suonare e sapere esattamente   le note che si stanno usando rende l 'esecuzione più sicura e trasferibile (usare degli schemi in altri stili musicali).

  1. TRASCRIVERE i soli dei nostri beniamini (pià velocemente e meglio)..
  2. Trascrivere velocemente obbligati (spesso dettati a voce), riff durante le prove o similari..
e) Aver accesso ad un repertorio sterminato anche di altri strumenti.


Per chi ha mire professioniste leggere in modo fluido e veloce direi che è fondamentale per :

  1. Suonare in ensemble (orchestre, piccoli gruppi dal duo al trio etc, etc)
  2. Velocizzare la preparazioni di repertori per chiamate all' ultimo minuto (tournee', session etc etc).
  3. Ottimzzare i tempi delle prove in piccoli e grandi ensemble.
  4. Orchestre musica leggera/sinfonico, big band , radio/ TV (dove il cambio repertorio e' sempre dietro l' angolo)
  5. Trascrivere immediatamente suggerimenti dati dal direttore per le parti (spesso le prove servono ad integrare e finire le parti nel dettaglio).
  6. Registrazioni in remoto dove il compositore ci manda le parti e noi in completa autonomia possiamo registrare una o più versione interpretando le indicazioni di chi chiede il nostro servizio.
  7. Trascrittore per edizioni musicali...
  8. Poter parlare in modo chiaro con altri musicisti la stessa lingua!!
    9. etc etc etc etc etc

    Alla prossima... !   

    (c) 2015. Gianluca Verrengia. www.gianlucaverrengia.com

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