Tento di dare un perchè a questa disabitudine al "sightreading" (in
ordine sparso):
- TAB (intavolature): lo studio sulle tab se è comodo per la diteggiatura lascia l'esecutore all' oscuro sulla durata della nota e la gran parte dei lettori di intavolature non va cercare la metrica nella parte notata in modo tradizionale..
- LA GEOMETRIA DELLO STRUMENTO: come tutti gli strumenti a corda su tastiera (temperata e non) la possibilita' di avere più posizioni di una nota porta a diverse combinazioni che in termini di velocita' di apprendimento ed elaborazione “a prima vista” crea diversi problemi.
- APPRENDIMENTO AD ORECCHIO: per quanto questa sia una fase che ritengo necessaria e fondamentale per lo studio e l'evoluzione del proprio vocabolario e fraseggio, se non affiancata ad una consapevolezza di cosa (ritmicamente e melodicamente) si stia suonando andrà a sviluppare solo l' orecchio, motivo per cui basare lo studio del proprio strumento solo apprendendo sui dischi o osservando altri esecutori non implica nessun consolidamento per la capacita' di leggere e o solfeggiare.
- SCRITTURA PER LO STRUMENTO NON UNIFICATA: nella mia esperienza posso dire che ogni direttore, compositore o produttore ha un suo modo di scrivere le parti. C'è chi per esempio per le sigle degli accordi con la parte ritmica specificata o chi usa invece la ritmica con la sigla e la top voice dell' accordo o semplicemente chi scrive tutto gli accordi a grappolo !! Negli esempi seguenti trovate diversi tipi di scrittura che ho letto nelle varie situazioni (TV, Orchestra, tour, recording session).
Parte mista con obbligati ritmici e fill melodici Partitura con notazione pura (solo note no sigle)
Parte con sigle ed accordi notati per esteso
Notazione tradizionale senza sigle.
- CULTURALE: “saper leggere non serve perchè Bb King o Hendrix non lo facevano...”; più o meno è in questo modo (variando i riferimenti artistici) che gli allievi tentano inizialmente ad allontanare lo studio della lettura. Il punto è che se un' artista non è stato un grande lettore sicuramente ha sempre saputo COSA e QUANDO suonare, vuoi per l' innata predisposizione (talento?) o per il contesto musicale in cui è nato e sviluppato....
LA CURA
Leggere,
leggere, leggere, leggere... studiare studiare.. e poi leggere leggere leggere....
Un
piano didattico a grandi linee:
Oltre
a separare inizialmente lo studio ritmico da quello melodico
(posizioni delle note sulla tastiera)
- Iniziare con un brevissimo frammento per gradi congiunti (es. Fra Martino) e suonarla in quanti più modi si riesca a farlo (cambi di posizione, incluso l' uso delle corde a vuoto).
- Lo stesso di sopra ma con diverse tonalita' (bemolli e diesis).
- Dopo un periodo di frammenti o melodie con salti intervallari molto ristretti provare con quelle con salti più ampi (che per noi chitarristi significa repentini cambi di corda).
- Suonare progressivamente frammenti più lunghi cercando di rimanere nella stessa posizione o entro 5 tasti e poi cambiare ancora posizione.
- Suonare frasi da diversi stili, e leggere in DIVERSI METRI oltre al 4/4 (es, 6/8, ¾, 2/2, 5/4 etc etc).
- Una volta avvezzi ad una prima lettura monodica (ad una voce) provare anche con frammenti a due voci; questa pratica vi consentira' di essere ancora più tranquilli e solidi nella lettura monodica.
- LEGGERE TUTTI I GIORNI (anche poco ma tutti i giorni) ...
- STUDIARE TUTTI I GIORNI (anche poco ma tutti i giorni)....
I
VANTAGGI DI UNA BUONA LETTURA
a)
Capacita' di analisi (armonica) del repertorio dato
b)Velocita'
di apprendimento: più la lettura è immediata e prima riusciamo a
rendere musicale
ciò che è scritto.
c)
Costruzione più solida del proprio vocabolario (consapevole):
suonare e sapere esattamente le note che si stanno usando rende l
'esecuzione più sicura e trasferibile (usare degli schemi in altri
stili musicali).
- TRASCRIVERE i soli dei nostri beniamini (pià velocemente e meglio)..
- Trascrivere velocemente obbligati (spesso dettati a voce), riff durante le prove o similari..
e)
Aver accesso ad un repertorio sterminato anche di altri
strumenti.
Per chi ha mire professioniste
leggere in modo fluido e veloce direi che è fondamentale per :
- Suonare in ensemble (orchestre, piccoli gruppi dal duo al trio etc, etc)
- Velocizzare la preparazioni di repertori per chiamate all' ultimo minuto (tournee', session etc etc).
- Ottimzzare i tempi delle prove in piccoli e grandi ensemble.
- Orchestre musica leggera/sinfonico, big band , radio/ TV (dove il cambio repertorio e' sempre dietro l' angolo)
- Trascrivere immediatamente suggerimenti dati dal direttore per le parti (spesso le prove servono ad integrare e finire le parti nel dettaglio).
- Registrazioni in remoto dove il compositore ci manda le parti e noi in completa autonomia possiamo registrare una o più versione interpretando le indicazioni di chi chiede il nostro servizio.
- Trascrittore per edizioni musicali...
- Poter parlare in modo chiaro con altri musicisti la stessa lingua!!9. etc etc etc etc etcAlla prossima... !(c) 2015. Gianluca Verrengia. www.gianlucaverrengia.com
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